Anche l’Italia vuole giocare la sua partita nel campo dell’Intelligenza Artificiale generativa. Tra le realtà da guardare da vicino compare Fiven, azienda napoletana con 400 professionisti e sedi in Italia e Brasile che ha appena lanciato la piattaforma MyAiP, strumento a supporto delle imprese che svolge funzioni come ad esempio lo screening semantico dei curriculum.
«Il nostro obiettivo è rendere l’AI as-a-service: consentire alle aziende con investimenti contenuti di generare automazioni di processo attraverso la nostra piattaforma proprietaria», spiega il ceo Valerio D’Angelo. «La piattaforma è stata sviluppata anche in lingua italiana, perché l’obiettivo è preservare l’italianità dell’Intelligenza Artificiale e non diventare ostaggi delle big tech».
Fiven può contare su numeri finanziari interessanti. «Arriveremo quest’anno a circa 30 milioni di fatturato, con ebitda di circa il 15%. Dal 2021 abbiamo iniziato a fare acquisizioni, con un track record di tre aziende».
Quanto al futuro, Fiven punta «a superare 50 milioni di fatturato nel 2026 attraverso crescita organica e acquisizioni. Oggi abbiamo più di 200 clienti, dei quali circa 20 già utilizzano le nostre soluzioni e con l’AI faremo quest’anno circa un milione di fatturato. L’obiettivo è quintuplicare il numero nei prossimi due anni arrivando ad avere il 15% di fatturato dall’AI nel2026».
I finanziamenti? La società starebbe valutando nuovi strumenti di accelerazione della crescita.

A cura di Marco Capponi - Milano Finanza